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Isolare il tetto senza togliere le tegole: la guida all'isolamento dall'interno

“Con l’arrivo delle belle giornate vorrei approfittarne per ristrutturare la mansarda. Mi piacerebbe isolare il tetto senza togliere le tegole: è possibile?”

William M.

L’isolamento termico del tetto è una procedura che in edilizia si rivela interessante per ottenere una migliore coibentazione dal punto di vista termico e persino acustico. Assicura dunque un livello ottimale della temperatura all’interno della casa e una minore percezione dei rumori.

Non sempre è necessario procedere con la rimozione delle tegole: una tipologia di intervento piuttosto costosa e complessa. In alcuni casi è possibile isolare il tetto senza togliere le tegole. Gli interventi sono diversi a seconda della struttura abitativa, in particolare se si ha a che fare con un tetto a vista, come nel caso di una mansarda, oppure se ci si trova in una situazione di vuoto tecnico sanitario. Vediamo insieme gli aspetti a cui prestare più attenzione:

  1. Scopri i vantaggi di isolare il tetto dall’interno
  2. Valuta l’utilizzo di pannelli isolanti
  3. Combina pannelli isolanti e lastra in cartongesso
  4. Comportati così se c’è un vuoto tecnico

1. Scopri i vantaggi di isolare il tetto dall’interno

I vantaggi di isolare un tetto dall’interno sono molteplici, a cominciare dal fatto che si tratta di procedure meno complesse e allo stesso tempo poco impattanti per vive tra le mura domestiche. In ogni caso, la stanza a stretto contatto con il tetto risulta inagibile durante i lavori.

Il beneficio più evidente è il non dover intervenire dall’esterno, una procedura per la quale è necessario dotarsi delle opportune attrezzature, incluse le protezioni anticaduta. Altri motivi a favore sono:

  • maggiore salubrità della casa: si contrasta la comparsa di condizioni di umidità negli ambienti sottostanti;
  • impatto positivo sul risparmio energetico, in tutti i periodi dell’anno;
  • nel caso di una mansarda, si riesce ad aumentarne l’abitabilità;
  • maggiore isolamento anche a livello acustico, non solo termico;
  • possibilità di migliorare la classe energetica dell’edificio: qualcosa che va comunque certificato da un tecnico.

La coibentazione del tetto permette di equilibrare la temperatura interna, proteggendo la struttura sia d’inverno che d’estate. Detiene quindi un impatto positivo sui costi delle bollette, così come sull’ambiente. È da considerarsi a tutti gli effetti una soluzione ecologica.

Se durante il periodo invernale il nemico numero uno sono pioggia e freddo, d’estate c’è da fare i conti con il caldo. La zona dove si accumula maggiormente il calore è proprio il tetto, che una volta coibentato diventa meno caldo. Il rischio, diversamente, è quello di avere una temperatura tale che rinfrescare l’ambiente diventa più difficile, persino installando dei condizionatori, il cui utilizzo viene praticato più a lungo nel tempo.

Ci sono casi in cui non è possibile intervenire dall’interno e si ha la necessità di effettuare l’isolamento termico del tetto dall’esterno. Ciò si verifica in presenza di situazioni come le infiltrazioni, per le quali l’unica via è agire con una manutenzione straordinaria.

2. Valuta l’utilizzo di pannelli isolanti

Una tipologia di tetto piuttosto comune è quella a vista, amata da ingegneri e architetti in quanto bella e funzionale. Come suggerisce la parola, si caratterizza per il fatto di avere delle travi interne a vista. Il materiale classico con cui si trovano realizzate è il legno, complice l’alto impatto estetico e il potere isolante, ma esistono opzioni anche in cemento armato e acciaio.

Le travi a vista sono frequenti nelle abitazioni restaurate, nelle case dotate di grandi porticati e nelle mansarde. Quest’ultime non sono altro che spazi sottotetto che hanno i requisiti per l’abitabilità.

Quando il tetto è a vista, uno dei modi più semplici per ottimizzare l’efficienza termica della casa è installare dei pannelli isolanti interni per il tetto, adatti con soffitti sia alti che bassi. Risultano disponibili secondo diversi materiali: lana di roccia, lana di vetro, sughero, polistirolo, per citare quelli più diffusi.

Si tratta di materie prime che si caratterizzano per proprietà spiccate in termini di impermeabilità, traspirabilità, resistenza meccanica e all’usura, isolamento non solo termico ma anche acustico, in linea con le norme attualmente in vigore per quanto riguarda la coibentazione. La procedura comporta di mettere i pannelli in aderenza al soffitto, isolando tra una trave e l’altra aiutandosi con una soluzione come la schiuma poliuretanica.

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Il miglior isolante: i materiali che dovresti preferire

Devi ristrutturare la casa o l’ufficio? Allora saprai che l’isolamento termico e acustico sono due aspetti estremamente importanti, da non sottovalutare in alcun modo. Con questa guida, abbiamo pensato di offrirti diverse soluzioni: vogliamo aiutarti a scegliere l’opzione migliore per ottenere un immobile silenzioso e ben isolato termicamente. Approfondiamo, inoltre, argomenti essenziali come le certificazioni di sicurezza, l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. Andiamo alla scoperta del miglior isolante e del materiale più isolante.

3. Combina pannelli isolanti e lastra in cartongesso

Un’opzione interessante, in quanto semplice e capace di dare risultati concreti, è quella di utilizzare dei pannelli isolanti insieme a una lastra in cartongesso. In questo modo la struttura in cartongesso risulterà immediatamente rasabile e pitturabile, per un risultato esteticamente finito e pronto all’uso.

La procedura è alla portata di chiunque abbia un po’ di dimestichezza del fai da te: il cartongesso è rinomato, del resto, proprio per la sua lavorabilità, versatilità ed efficacia. L’intervento risulta poco invasivo proprio perché permette di isolare il tetto senza togliere le tegole, a fronte di un risultato apprezzabile sotto tutti i punti di vista.

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Come posare un controsoffitto in cartongesso su una struttura di legno

Il controsoffitto in cartongesso è una soluzione funzionale e versatile che risponde a diverse esigenze. Consente di impiantare sistemi di illuminazione, audio, di riscaldamento o raffreddamento. In casa, in albergo, in negozio o in ufficio permette di giocare con le forme e i livelli animando l’ambiente. Farlo è facile: traccia le altezze, fissa i tiranti e i montanti, inserisci l’isolante, posa le lastre e rifinisci.

4. Comportati così se c’è un vuoto tecnico

Un’eventualità che può capitare in edilizia è il cosiddetto vuoto o volume tecnico sanitario: uno spazio la cui funzione accessoria è ospitare gli impianti di servizio dell’edificio che non hanno un’autonomia funzionale.

Per l’esattezza, è definibile come lo spazio tra l’ultimo orizzontamento e la copertura a tetto, un’intercapedine che permette di isolare l’ultimo appartamento guardando dall'esterno. Viene predisposto quando si fa il soffitto dell’appartamento più in alto e il tetto è inclinato.

Come isolare un tetto esistente in presenza di un vuoto tecnico? È necessario intervenire sul pavimento di quest’ultimo applicando del materiale isolante. La tecnica consiste nel disporre il materiale isolante, disponibile in pannelli rigidi oppure in rotoli, semplicemente appoggiato sulla superficie del pavimento. Il risultato è rapido ed efficace, tant’è vero che i professionisti dell’edilizia sono soliti avvalersi della procedura anche in presenza di un sottotetto non agibile.

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